Incisioni rupestri
La Valtellina è una terra ricca di arte rupestre, fenomeno complesso e affascinante che la collega alla Valle Camonica. L’arte rupestre valtellinese è nota in particolare per la “Rupe Magna” di Grosio e per le stele dell’età del Rame di Teglio. Tuttavia, pochi sanno che rocce incise di grande bellezza ed enorme interesse archeologico si trovano anche nel mandamento di Sondrio. Il progetto Radici promuove la scoperta, lo studio e la divulgazione delle incisioni rupestri presenti sul territorio, testimonianza delle radici più antiche della storia della Valle.
CASTIONE ANDEVENNO – Il parco archeologico tra le vigne terrazzate
A Castione, in località La Ganda, a poca distanza da Sondrio, è visitabile una grande roccia che fu incisa circa 3.000 anni fa. Una piccola porzione di superficie con arte rupestre era nota da diversi anni, ma nell’estate del 2019 si è proceduto ad effettuare, all’interno del progetto “Radici” e sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio, uno scavo archeologico del sito, ampliando l’area visibile. Quello che è venuto alla luce, ora sotto gli occhi di tutti, è davvero sorprendente. Le numerosissime figure istoriate sulla roccia, in gran parte antropomorfi, sono state rilevate e sono ora in corso di studio da parte degli specialisti. Intorno alla rupe, nel suggestivo paesaggio delle vigne terrazzate, è in fase di realizzazione, un parco archeologico, che prevede un percorso di visita alle antiche incisioni. All’interno di una dimora rurale riqualificata nell’ambito del progetto, video e pannelli forniranno le informazioni necessarie per una lettura consapevole della roccia e del suo contesto.
TRESIVIO – Intorno alla rupe del Calvario: testimonianze archeologiche
Tresivio costituisce uno dei luoghi di maggior interesse archeologico dell’intera Valtellina. La rupe del Calvario, che spicca ben riconoscibile nel paesaggio terrazzato del versante retico, ha iniziato ad ospitare l’uomo almeno 4.000 anni fa, e oggi ci restituisce preziose tracce di questa antica convivenza. All’interno del progetto Radici sono state effettuate attività di ricognizione, di mappatura e di studio delle evidenze archeologiche. È stata restaurata la grande roccia incisa dell’età del Bronzo. Presso il Comune è stata allestita una postazione no touch dedicata al Calvario.
Alle pendici sud-est della rupe è collocata una roccia davvero eccezionale, tra le più importanti dell’intero arco alpino, incisa durante l’età del Bronzo. Vi sono raffigurate più di cento armi, asce e pugnali, a rappresentare probabilmente un grande dono simbolico alle divinità. Poco distante dalla roccia, appena a sud della cima del Calvario, in un’area un tempo adibita a vigneto sono sorprendentemente venuti alla luce, decenni fa, diversi manufatti che attraversano la storia della Valle, dall’età del Bronzo al Medioevo. Molti di questi oggetti oggi possono essere osservati al Museo Valtellinese di Storia e Arte di Sondrio. E ancora, nella piazzetta ai piedi della rupe fu rinvenuta un’epigrafe in caratteri preromani, testimonianza fondamentale sull’antica lingua e l’antico alfabeto un tempo usati in Valtellina.
Guarda l’intervista ad Angelo Martinotti dedicata alle incisioni rupestri di Tresivio
Guarda l’intervista ad Angelo Martinotti dedicata alla Tresivio archeologica