L’iniziativa. Primo incontro a Poggiridenti per il progetto emblematico che interessa i 21 Comuni del Sondriese.
«Il filo conduttore che accomuna tutti i beni è il Medioevo che si concretizza in differenti forme di paesaggio»
La cultura – comunicata in forma leggera, ma dal contenuto profondo – che riempie le sale di cittadini. È rimasto sorpreso pure il sindaco di Poggiridenti, Giovanni Piasini, nel vedere, forse per la prima volta, la bella sala della torre dei Da Pendolasco venerdì sera piena zeppa di persone (120 in tutto) per la prima serata del ciclo “Le radici di un’identità” promosso per far conoscere il progetto emblematico maggiore.
L’appuntamento
Il primo tema affrontato con i Comuni di Poggiridenti, Montagna, Castello Dell’Acqua e Caspoggio è stato quello delle torri e dei castelli. «Questo è probabilmente il progetto più importante che la Comunità montana abbia mai portato a compimento e che supera i due milioni di euro – ha esordito il presidente della Cm, Tiziano Maffezzini ringraziando gli enti cofinanziatori, Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e Fondazione Creval -. Abbiamo proposto un tema che potesse mettere in collegamento il territorio che è ricco di testimonianze. Neppure noi le conosciamo tutte». E il riferimento è andato, sorridendo, alla difficoltà da parte di qualche spettatore nel trovare la torre poggina con il navigatore. A coordinare i 21 sindaci del mandamento, sei università, le Soprintendenze (oltre 40 soggetti della rete) Rita Pezzola che, all’inizio della serata, ha voluto sottolineare le parole chiave del percorso: ricerca, comunicazione e condivisione. «Tante volte la ricerca accademica resta chiusa dentro un recinto – ha affermato -. In realtà è bello condividere la conoscenza e costruire insieme. Il senso di questo tavolo è vedere quattro sindaci che si confrontano sui loro beni emblematici, torri-e castelli medievali. La cifra comune è, infatti, il Medioevo che si concretizza in sei forme di paesaggio di cui tratteranno gli incontri».
Luogo del cuore
Il primo a parlare sulla torre dei Da Pendolasco è stato, naturalmente, il padrone di casa, il sindaco di Poggi: «Nel 2014 la torre è stata. riconosciuta dal Fai (Fondo ambiente italiano) “Luogo del cuore Fai” e, da lì, sono partiti interventi che hanno visto insieme diverse forze per restaurare i controsoffitti lignei ed avviare la svelatura degli affreschi che ha portato alla scoperta del tema dei “Trionfi” di Petrarca. Per noi questa torre rappresenta identità e appartenenza. Con il fondo Emblematico due saranno gli interventi: all’interno si proseguiranno svelatura e restauro, all’esterno saranno realizzate una nuova pavimentazione in porfido e illuminazione. Il mio sogno è arrivare a primavera ad inaugurare la rinnovata torre con la “Festa della torre di Poggiridenti”».
Alla scoperta
Ancora tutto da scoprire il castello di Caspoggio. «L’aspetto più importante di questo progetto e di questo incontro è il collegamento che si viene a creare nel territorio ha dichiarato il sindaco, Danilo Brusegbini -. Il nostro castello è “fratello minore” del Masegra, da noi si vedeva.a nord verso Chiareggio e a sud verso Sondrio. Oggi diventa la base per costruire un itinerario culturale. Il castello si trova all’entrata del paese, in mezzo alle sterpaglie; va fatto un lavoro certosino di cura dell’ambiente e di immissione di un itinerario culturale, oltre che di studio approfondito delle tracce e della storia».
Clara Castoldi
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