Spriana – Terminato il corso autunnale con gli studenti di Bergamo. Avanzate proposte per il recupero del borgo
La Summer school autunnale organizzata dal progetto “Le Radici si una identità” – in collaborazione con il Comune di Spriana e con l’Associazione Canova che da anni si interessa al recupero e alla valorizzazione dell’architettura rurale in pietra si è ufficialmente conclusa al centro polifunzionale. Davanti al neo eletto sindaco Ivo Del Maffeo e ad alcuni residenti, si è tenuta la cosiddetta “restituzione alla cittadinanza”: i partecipanti al progetto hanno infatti spiegato all’uditorio cosa hanno imparato. Quasi tre ore di interventi sia da parte del professor Stefano Lucarelli – referente scientifico e punto di riferimento della Summer school – che degli studenti dell’Università di Bergamo che da lunedì a mercoledì hanno partecipato a questo percorso di formazione sul territorio. C’è stato molto da imparare durante questi centottanta minuti ricchi di spunti e temi di discussione su cui riflettere per migliorare l’offerta turistica della Valmalenco. Interessanti gli interventi, finalizzati alla valorizzazione di Spriana e in particolare della contrada di Scilironi; sono stati però gli studenti a colpire maggiormente l’attenzione di chi era presente in sala ad ascoltare. Sono bastati pochi minuti per capire che i veri protagonisti di questo progetto erano proprio i giovani che vi hanno preso parte: si sono dimostrati persone serie, volonterose, capaci di affrontare un pubblico a cui spiegare e raccontare i frutti del loro lavoro e delle loro ricerche. D’altronde, sono loro che avranno più tempo a disposizione per godere la bellezza di splendidi borghi come Scilironi ed è proprio in nome loro e delle generazioni future che chi oggi amministra il territorio ha il dovere di fare tutto il possibile per preservare quanto i nostri avi hanno costruito tanti anni fa. Studenti come Debora, Jacopo, Marica e i loro compagni hanno osservato, studiato, toccato con mano quei muri che oggi sono ruderi ma che fino qualche tempo fa erano edifici abitati, fatti di pietre con una lunga storia da raccontare. Intervistando alcuni abitanti di Spriana, di età compresa tra i diciotto e i settantaquattro anni, gli studenti del professor Lucarelli hanno raccolto pareri, racconti e opinioni; hanno riflettuto ed elaborato teorie interessanti, soprattutto in chiave turistica, per rilanciare e dare valore a un borgo che, se nessuno ci metterà davvero mano, sarà inevitabilmente destinato a scomparire, portando con sé tutta la sua lunghissima e affascinante storia. Sono state avanzate proposte come il disboscamento controllato, la creazione di un albergo diffuso e di una casa museo, il recupero dei forni e dei caseggiati ancora in buono stato, anche la valorizzazione del Sentiero Rusca che – secondo il professor Lucarelli e i suoi studenti, ma anche a parere di chiunque lo abbia mai percorso – taglia fuori Spriana e la sua suggestiva contrada.
Riccardo Roversi
Lascia un commento