Gli archeologi in classe per lezioni “dal vivo”

«Per il Comune di Piateda si tratta di un percorso appena iniziato, ma è fondamentale partire da basi solide e scientifiche». Così il sindaco Simone Marchesini in merito alla summer school che ha interessato la val Venina. «Si sta cercando di scoprire un periodo storico interessante per il paese e questo è stato un punto di partenza – prosegue -. Siamo quasi in chiusura del progetto “Le radici di un’identità” e siamo d’accordo, anche con la coordinatrice Rita Pezzola, di fare una restituzione ultima nei confronti delle scuole». Durante la summer school gli interessati hanno potuto partecipare a due incontri, ma ora è intenzione dell’amministrazione coinvolgere i più piccoli, affinché conoscano il patrimonio minerario presente a Piateda. «Ci piacerebbe far entrare, concretamente, la figura dell’archeologo in classe – aggiunge l’assessore alla Cultura, Giovanna Simonini -. Per i bambini è utile non solo apprendere le informazioni dai libri, ma conoscerne direttamente i protagonisti e gli esperti. L’idea è quella che Ilaria Sanmartino, archeologa dell’Università di Torino, tenga un laboratorio con gli studenti della scuola primaria. Tramite le ricerche catastali – conclude il sindaco – si è appreso che a Boffetto c’erano diverse fucine. Era un sistema non solo produttivo, ma anche sociale e di interscambio che merita di essere approfondito».

Clara Castoldi

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