Chiuro
Il sindaco: «Primo passo per la promozione del progetto Radici di un’identità Video su youtube»
La realtà in un mondo a tre dimensioni che si è soliti associare ai videogame, ma con finalità e scopi più “alti” rispetto al gioco fine a se stesso. Si sta parlando di un processo di modello in 3D del presente e del passato, proiettato al futuro, per vivere e rendere fruibile a tutti la storia e le bellezze del territorio in prima persona, raccontando in maniera innovativa l’universo del nostro patrimonio culturale. Una intuizione che vede Chiuro protagonista, da pochi giorni in rete «con il primo modello 3D dedicato alla Porta maggiore di San Giacomo che era l’ingresso principale in paese al recinto sacro riservato al culo e alla sepoltura» spiega il sindaco Tiziano Maffozzini. Il modello all’avanguardia, rientra nella serie di attività e iniziative che fanno parte di “Radici di una identità”, il progetto emblematico guidato dalla Comunità montana di Sondrio, finanziato in larga parte da Fondazione Cariplo e. da Regione Lombardia, e che vede in veste di coordinatrice scientifica Rita Pezzola. «Siamo solo al primo step; poi arriveranno altri modelli di questo tipo – prosegue Maffezzini – sino ad arrivare ad un tour virtuale completo in 3D dell’intero borgo e centro storico di Chiuro. È una base da cui partire – sottolinea il sindaco e da qui si può aprire un mondo». Sul canale YouTube di “Radici di una identità” si può vedere il video esplicativo ed entrare alla scoperta della Porta maggiore di San Giacomo; ma non so lo. C’è molto altro da scoprire attorno. «.Questo modello 3D serve sì per promuovere in maniera virtuale questo bene storico, religioso, artistico e architettonico, ma anche. per far conoscere Chiuro e tutto il territorio, che fa parte del mandamento della Cm». Come si potrà notare “navigandolo” (il modello 3D è caricato su sketchfab.com) ci. sono link ad esempio all’Ecomuseo della Valmalenco, così come ai percorsi di Valtellina Outdoor e del Sentiero dei terrazzamenti. «Una promozione a 360 gradi dice Moffezzini-che si può aggiornare e ampliare». Ci si potrebbe aggiungere qualcos’altro oppure collegarlo anche ad altri siti in modo «che veicoli le informazioni ad un utenza di tecnici, appassionati e turisti che neanche ci immaginiamo con costi praticamente quasi a zero» aggiunge Paolo Agostini, architetto che insieme alla collega Barbara Paruscio fa parte deI gruppo locale a Chiuro che ha contribuito alla realizzazione. Tra i partner da citare oltre al Comune, il coordinatore scientifico di questo modello Luca Cipriani della Scuola superiore di studi sulla città e il territorio dell’università Alma Mater Studiorum di Bologna. insieme. ai colleghi Silvia Bertacchi, Filippo Fantini, mentre per le note storiche il merito va a Giorgio Baruta.
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