Oltre agli atenei che hanno già attivato le loro borse di studio e assegni di ricerca, a breve lo faranno anche l’Università di Bologna e la Cattolica di Milano, dando ancora più sostanza alla seconda fase del progetto “Le radici di un’identità – temi, strumenti e itinerari per la(ri)scoperta del manda mento di Sondrio tra Preistoria e Medioevo”. «Vogliamo – ha sottolineato ieri il presidente della Comunità montana Valtellina di Sondrio Tiziano Maffezzini -, che il patrimonio storico, culturale e identitaria della Valtellina possa essere alla portata di tutti».
«L’obiettivo – ha fatto eco Marta Zecca, una delle due ad aver usufruito della borsa di studio da parte proprio della Comunità montana – è quello di riscoprir e i beni inediti di Valtellina, nonché quello di rendere fruibile questo patrimonio culturale a tutta la popolazione, affinché sia davvero aperto a tutti e non sia solo visto come un sapere esperto». Affinché il coinvolgimento sia completo, è allo studio anche la creazione di un percorso didattico dedicato ai bambini. Un’ iniziativa, che come ha precisato l’altro borsista vincitore del concorso pubblico della Comunità montana Francesco Ghilotti «vedrà i bambini chiamati in futuro a essere cittadini attivi e “leggere” il paesaggio».
Giuseppe Maiorana
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