Entra nel vivo il progetto della Comunità montana.
Partono i primi incontri che mettono al centro l’elemento del paesaggio.
Entra nel vivo ”Le radici di una identità -Temi, strumenti e itinerari per la (ri)scoperta del mandamento di Sondrio tra Preistoria e Medioevo”, progetto che coinvolge 19 Comuni, guidato dalla Comunità montana di Sondrio, finanziato di recente sul bando dei beni emblematici da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, che gode del sostegno di Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, dell’ente comprensoriale stesso e con la compartecipazione economica delle amministrazioni. Una serie di interventi, che si svilupperanno nel prossimo triennio, per un ammontare complessivo di lavori di 2.113.966 euro (700milaeuro il contributo di Fondazione Cariplo, 600 mila del Pirellone).
Azione pilota
Dalle torri ai castelli, dalle incisioni rupestri al paesaggio del sacro, a centri storici, sei saranno gli incontri aperti al pubblico, tavoli attorno ai quali si succederanno a partire dal 9 novembre e sino al 4 dicembre tutti i sindaci delle diverse amministrazioni, insieme ai professionisti, «per dare avvito ad una ricerca-azione pilota, la cui parola chiave è Medioevo» ha rimarcato ieri nella sala riunioni della Cm Rita Pezzola, coordinatrice scientifica del progetto. «L’elemento del paesaggio prevale sulla logica strettamente astratta del confine amministrativo – ha proseguito -. Ed è proprio il paesaggio più antico, quello in cui si radica l’identità territoriale, che finalizza gli interventi e li lega, conferendo il plusvalore di uno sguardo che sa osservare». «Il passaggio più importante di questo progetto – ha detto il presidente della Cm Tiziano Maffezzini – è sicuramente la rete che si è formata tra tutti i Comuni del mandamento, con il supporto e il coinvolgimento di quattro università (quella di Bergamo, di Torino, di Bologna e il Politecnico di Milano). Il tutto per promuovere e valorizzare un intero territorio e riscoprire tutto ciò che ci appartiene, in un’ottica turistica ed economica.». «Un progetto davvero interessante e complesso» ha voluto aggiungere Marco Negri della Fondazione Creval. Ed è proprio al fine di coinvolgere in prima persona chi sul territorio ci abita, «che si è dato vita – ha aggiunto Pezzola – a questi tavoli inediti, in cui sindaci supereranno i confini amministrativi, per progettare percorsi istituzionali, di ricerca scientifica e socializzazione, per mettere in rete questi beni comprendendoli».
Daniela Lucchini
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